venerdì 9 luglio 2010

Abbiamo mai giocato la partita?




Oggi ho ricevuto una delle solite mail allarmanti che si rincorrono negli ultimi tempi. L’allarme, ben intesi, non è sulla gravità dei fatti denunciati, quanto sulla beata atarassia della nostra categoria e dei sindacati del comparto! Molti sono stati delusi dalla nostra nazionale ai campionati in Sudafrica, ma almeno De Rossi e compagni hanno giocato tre partite.
Sconfortato vi ripropongo tutto.
Ringrazio Livio Cricelli, anche non conoscendolo!

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Cari Colleghi,
ieri sono stati votati in Commissione Bilancio gli emendamenti relativi al blocco degli scatti. Sono stati approvati gli emendamenti che salvano magistrati e forze dell’ordine. Nell’articolo che blocca gli scatti sono rimasti solo professori, ricercatori universitari e diplomatici. Quest’ultima categoria ha minacciato ieri lo sciopero e magari riuscirà a salvarsi!  A mio modesto parere, la sconfitta per i docenti universitari è davvero grave ed è la dimostrazione che ormai la nostra categoria non ha alcun peso politico. Probabilmente ciò è dovuto anche alla autoreferenzialità dei docenti universitari che non si sono accorti del cambiamento dell’opinione pubblica che ormai ci percepisce come “socialmente inutili”. Penso, infine, che a partire da oggi sia finito il tempo del volontariato nel sistema universitario, che non ci viene riconosciuto né dal punto di vista economico né da quello morale. Ciascuno di noi dovrebbe attenersi scrupolosamente ai propri doveri di ufficio fissati dalla legge, astenendosi da compiti aggiuntivi gratuiti non dovuti.
Il senatore Valditara ha provato a fare un ultimo salvataggio in extremis della nostra categoria presentando un subemendamento (9.400/3) all’emendamento salva magistrati. Questo subemendamento è stato ovviamente bocciato. E’ paradossale la motivazione addotta dal relatore della legge che osserva “che le disposizioni sui professori e sui ricercatori universitari potranno più propriamente essere affrontate nell'ambito del riordino del comparto” (Legge GELMINI!!). La discussione sul subemendamento è riportata di seguito.
Un caro saluto. 

Livio Cricelli

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Emendamento

9.4000/3
All'emendamento 9.4000, al comma 22-bis, aggiungere, in fine, il seguente periodo: «Per i professori e ricercatori universitari non si applicano le disposizioni previste dal comma 21 del presente articolo».
        Conseguentemente, alla copertura degli oneri, si provvede, per l'anno 2010, mediante corrispondente riduzione del fondo di riserva per le spese impreviste, per gli anni 2011 e 2012, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, come integrato dall'articolo 55, comma 6, del presente decreto-legge e, a decorrere dal 2013, mediante corrispondente riduzione delle proiezioni a decorrere dall'anno 2012 dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2010-2012 nell'ambito del programma «fondi di riserva e speciali» della missione «fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010 allo scopo utilizzando, fino a concorrenza degli oneri, gli stanziamenti di tutte le rubriche.
        Sono corrispondentemente ridotti, fino all'importo massimo del 2%, tutti gli stanziamenti di parte corrente della tabella C allegata alla legge n. 191 del 2009 con esclusione degli stanziamenti destinati alla ricerca, all'istruzione e alla sicurezza pubblica.
        Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

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Discussione

Su proposta del presidente relatore AZZOLLINI, la Commissione passa all'esame dell'emendamento 9.4000 (pubblicato nella seduta pomeridiana di ieri) e dei relativi subemendamenti (pubblicati in allegato al presente resoconto).

Il senatore MORANDO (PD), pur riconoscendo il carattere compensativo delle misure introdotte, rileva criticamente che ancora una volta le norme di carattere generale poste alla base dei risparmi di spesa vengono intaccate in modo tale da renderne difficile la valutazione degli effetti nel medio lungo periodo. Nel precisare che il suo Gruppo avrebbe scelto modalità diverse per ottenere risparmi, ritiene incoerente stabilire singole modifiche all'impianto generale del testo governativo per favorire specifiche categorie, come infatti accade con la proposta emendativa in questione. Stigmatizza dunque la violazione dell'articolo 17 della legge di contabilità, sottolineando che nel lungo periodo il testo originario avrebbe garantito risparmi più consistenti di quelli ottenibili dall'emendamento 9.4000.

Il senatore SAIA (PdL) ritira il subemendamento 9.4000/2, preannunciandone la trasformazione in un ordine del giorno.

Il senatore VALDITARA (PdL) illustra il subemendamento 9.4000/3, segnalando che nella riforma dell'università, ispirata al principio del merito, si confermano le disposizioni del decreto-legge n. 180 del 2008 circa il carattere premiale e non automatico degli scatti retributivi per professori e ricercatori. Evidenzia infatti che questi ultimi rappresentano l'unica categoria del pubblico impiego per la quale gli aumenti retributivi sono legati ai risultati raggiunti in termini di didattica e ricerca. Dopo aver manifestato preoccupazione per i danni derivanti dalla eliminazione degli scatti stipendiali disposta dalla manovra, fa presente che i professori e i ricercatori sono penalizzati in misura maggiore rispetto ai magistrati, per i quali gli incrementi della retribuzione risultano solo sospesi. La cancellazione degli aumenti stipendiali, sottolinea, determina del resto solo esigui risparmi di spesa e introduce una ingiustificata discriminazione a danni di un comparto interessato da importanti riforme nella logica del merito.

I senatori BALDASSARRI (PdL),  BONFRISCO (PdL) e POLI BORTONE (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-IS-MRE) aggiungono la propria firma al subemendamento 9.4000/3.

Il senatore GIARETTA (PD), pur segnalando che il subemendamento 9.4000/3 non risulta propriamente ammissibile in quanto non riferito direttamente all'emendamento del Presidente relatore, conviene sul rilievo del tema trattato, rimarcando l'esigenza di compiere riforme radicali per conseguire effettivi risparmi di spesa, altrimenti si registreranno continui tentativi per individuare le categorie da escludere di volta in volta dalle misure di razionalizzazione.

Il presidente relatore AZZOLLINI fa presente anzitutto di aver ritenuto ammissibili anche proposte emendative di dubbia attinenza onde favorire una discussione su tematiche assai rilevanti.
Esprime dunque un parere contrario su tutti i subemendamenti presentati, mentre invita a ritirare il 9.4000/3, altrimenti il parere sarebbe comunque contrario. A tale ultimo riferimento osserva infatti che le disposizioni sui professori e sui ricercatori universitari potranno più propriamente essere affrontate nell'ambito del riordino del comparto.

Il senatore BALDASSARRI (PdL) giudica non convincenti le argomentazioni del Presidente relatore, rilevando che lo stesso blocco degli aumenti stipendiali legati al merito, disposto dal decreto-legge n. 78, avrebbe potuto essere rinviato alle opportune sedi di merito.

Il sottosegretario VIALE manifesta un avviso conforme a quello del Presidente relatore.

Con separate e successive votazioni, la Commissione respinge i subemendamenti 9.4000/1, 9.4000/2 e 9.4000/3 mentre approva l'emendamento 9.4000.

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