lunedì 4 ottobre 2010

Non abbiamo l'età (Comunicazione di servizio)



In questi giorni il CIPUR ci fa scoprire una trappola nascosta fra le pieghe del DDL Gelmini (trovi il testo QUI) in discussione alla Camera (segui i lavori QUI). Infatti, il comma 8, punto c, dell’art. 25 prevede l’abrogazione del comma 17 dell’art. 1 della L. 230/05 che recitava:
“Per i professori ordinari e associati nominati secondo le disposizioni della presente legge il limite massimo di età per il collocamento a riposo è determinato al termine dell'anno accademico nel quale si è compiuto il settantesimo anno di età, ivi compreso il biennio di cui all'articolo 16 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, e successive modificazioni, ed è abolito il collocamento fuori ruolo per limiti di età.”
Chi è intenzionato (o costretto, come nel mio caso, sic!) a prolungare la propria attività fino a 70 anni, deve comunicare l’opzione alla propria amministrazione secondo quanto prevede il comma 19 dell’articolo 1 della legge 230/05: “19. I professori, i ricercatori universitari e gli assistenti ordinari del ruolo ad esaurimento in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge conservano lo stato giuridico e il trattamento economico in godimento, ivi compreso l'assegno aggiuntivo di tempo pieno. I professori possono optare per il regime di cui al presente articolo e con salvaguardia dell'anzianità acquisita.”. Infatti, l’attuale normativa prevede si vada in pensione a 65 anni a meno di optare per il regime di cui all’abbrogando articolo.
Un fac-simile per la comunicazione dell’opzione è fornito (vedi QUI) dal sito del CIPUR. Altre notizie le trovate QUI.

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